Appellativi: il Cavaliere Rosso, l’Alto Generale
Simbologia: lancia e e ascia incrociate, l’alfiere degli scacchi
Nascita del culto: Era dell’Unione
DOGMI E CuLTO
Aldur è il Dio della Guerra di Lunaria, una definizione universalmente riconosciuta anche se i membri del suo clero spesso la considerano superficiale e incompleta. Aldur infatti, più che della guerra, è il Dio di ogni conflitto.
Aldur, più di ogni altro Dio, é stato protagonista, diretto o indiretto, di tutta la storia di Lunaria. Motore di progresso e rinnovamento, il Dio tacitamente incoraggia e benedice anche la più sanguinaria delle mattanze, poiché é adamantina credenza di ogni sacerdote del Dio, che il conflitto sia l’unico mezzo per dividere il grano dall’erba gramigna, il forte dal debole.
In quei conflitti in cui altri culti vedrebbero moventi etici e ragioni morali, Aldur vede unicamente la ragione del vincitore, di colui che al sorgere di una rossa alba, dopo giorni di sanguinosi conflitti, stringe ancora indomito la spada nel pugno. A lui la storia darà ragione, di lui le gesta verranno narrate. Al perdente, figlio di un’epoca morente, non rimane che l’oblio. Ogni casata annovera tra le sue fila valenti ed importanti membri del clero di Aldur, eppure nessuna delle tredici vede nella stessa maniera il culto del Rosso Cavaliere. Nella fredda Vracovia, casa degli orsi, é sinonimo di conquista; nelle ombre di Esilium, dimora del corvo, é visto come unico portatore di igiene nel Creato; mentre a Gregoria, crocevia di popoli, Aldur tiene ferme le mani di chi solleva pesanti scudi per difendere i confini della Gemma. Più di tutti quindi, Aldur é il Dio della storia dell’uomo, costellata di conflitti e quindi innovazioni, tecnologie, morali, e civili.
Tutto ciò che direttamente o indirettamente é legato alla guerra, é caro al Dio, ed é per questo che il gioco degli scacchi, imitazione umana della guerra, é da lui ben visto:
imparare a considerare lo scenario complessivo, comprendere e contenere le perdite e mettere in scacco l’avversario sono solo alcuni dei temi che questo passatempo aiuta ad approfondire. Il Dio, nel gioco, vede con orgoglio il desiderio dei suoi figli di seguire le sue orme, segno di riconoscimento per la via che il Dio ha dato alla storia di Lunaria.
Alla strategia viene riconosciuto un grande valore e alcuni sacerdoti si dedicano anche al suo lato accademico con lo studio accurato di antichi tomi e pergamene.
SuSSuRRI TRA LE NAVATE
Se Aldur si é sempre posto come forza “neutrale” nel conflitto degli uomini contro i loro simili, ha reso chiaro il suo ruolo nella guerra contro i figli della rovina. La rovina é una forza distruttrice, il buio dell’Intercapedine che avanza per soffocare tutto, ed egli non permetterà a nessun uomo capace di brandire un’arma di cedere anche solo una zolla di terra al Nexus. Anzi, si racconta che in alcune gemme esterne, colti alla sprovvista dai figli della rovina, alcuni dei soldati accorsi a difendere la propria terra abbiano ricevuto inconsciamente la benedizione del Dio sulle proprie armi che, ammantate da un’aura cremisi, erano capaci di ferire con forza i figli della rovina.
Aldur é noto con l’appellativo di Rosso Cavaliere principalmente su Lunia, la gemma centrale. Eppure nei mitici racconti dell’Era della Nuova Terra, viene riportato che il Dio apparisse nelle vesti di “combattenti” più appropriato alla gemma: c’e’ chi dice di aver visto un potente incantatore indossare delle vesti cremisi e chi un infallibile arciere dalle rosse frecce. Questo é il motivo per cui oggi ogni Casata ha un proprio epiteto per indicare il Dio.