Appellativi: l’Estrema Nemica, la Prima Sorella
Simbologia: una corona ferrea stillante sangue
Nascita del culto: Era dell’Unione

LE SORORES

Altrove venerata, o temuta, come singola entità, per le genti di Vilegis la Morte è come rifratta da un prisma oscuro in una triade. Queste tre divinità, che si chinano sulle culle e accompagnano il passo di ogni vivente lungo i sentieri del suo destino, sono invocate e scongiurate col nome terribile e gentile di Sorores, o Tre Sorelle.
I templi dei culti delle Sorores sono luoghi di riposo, memoria e celebrazione per i defunti, ma ospitano anche altari a cui si offrono sacrifici per scongiurare la morte, per risparmiare se stesso o i propri cari, come pure vi si trovano oscuri simulacri in cui sussurrare voti venefici per i propri nemici.

DOGMI E CuLTO

La Prima Sorella è il morso improvviso della lama nelle carni, l’arsura della febbre, l’oppressione della malattia, è la ferita e la putredine: è il dolore della morte corporale, da cui il corpo vivo rifugge, ma cui non può scampare. E’ la morte improvvisa, é quella lenta ma inesorabile, dettata dal destino o sovente dal caso.
La sfida il guerriero in battaglia e la scongiura la partoriente; la combatte, la blandisce, la prega il guaritore; credono di ingannarla il vile e l’illuso.
Nessun uomo e nessuna donna possono dirsi tali se non l’hanno affrontata, e nessun combattente può esimersi dal portare il segno del suo fugace tocco.
Ella é la più antica tra le Sorores. È lei che notte e giorno delira e geme, invocando volti scomparsi. Lei era a Lunia quando la spada del Principe trapassò le carni di suo padre, e fu presente nella battaglia di Vilegis Argantis contro il Nexus. I suoi occhi sono di volta in volta dolci e astuti, intensi e sornioni; spesso si levano verso le nuvole, dove ella si allontana trasportata dai venti quando ode il singhiozzare delle litanie, o il tuonare dei tamburi o quando osserva l’adombrarsi di nubi di guerra. È questa sorella che porta alla cintura chiavi che aprono ogni capanna e ogni palazzo. Ed é così che l’Estrema Nemica s’insinua, intrusa spettrale, nelle camere degli uomini, donne o bambini insonni, a ricordar loro che la sua fredda stretta può giungere da un momento all’altro.
Al suo passaggio un pungente olezzo dolciastro ma nauseante si spande nell’aria, odore di corpi in putrefazione, tappeto carminio per una Regina tra gli Dei.
Il suo colore è il rosso, e molti guerrieri se ne vestono fieramente, perchè il sangue versato non si veda, mentre i suoi più ferventi seguaci e alti sacerdoti si fregiano di una corona di ferro, simbolo del dolore che non si spegne, e del peso portato con onore.

SuSSuRRI TRA LE NAVATE

Numerosi sono i culti legati alle Sorores, così come numerose e variegate sono le pratiche legate alla loro adorazione e venerazione. La più violenta delle tre, Laconia é sicuramente al centro dei più deviati riti tra le più eretiche delle sette dedicate alle Sorores. In molti affermano di aver udito di sacrifici rituali di massa, che altro non sarebbero se non delle vere e proprie carneficine in nome della Dea. Quale che sia la verità, di sicuro la violenza é al centro del dogma dell’Estrema Nemica.