Appellativi: la Portatrice dell’Alba, l’Eterna Protettrice, la Dea del Focolare
Simbologia: un focolare, una spiga di grano, due anelli incrociati
Nascita del culto: Era della Nuova Terra

DOGMI E CuLTO

Sin da quando i Lunariani hanno iniziato a radunarsi in gruppi dopo la frammentazione di Lunaria da parte dei Creatori, hanno sentito il bisogno di identificare un nume che tutelasse quei legami che spesso trascendevano il semplice vincolo familiare. Mirania divenne quindi la protettrice di questi primi agglomerati civili che sarebbero ben presto divenute le Casate e i popoli che abitano questo piano.
L’aspetto più diffuso di Mirania è quello che la mostra come una benevola madre che accoglie e protegge all’interno della casa, che vigila sulla sicurezza della famiglia e del popolo, un caldo focolare al quale avvicinarsi dopo le lunghe fatiche e le tribolazioni che la vita continuamente mette di fronte ai Lunariani.
Protettrice delle città che raccolgono all’interno delle loro sicure mura gli abitanti, sovrana dell’uomo che supera le difficoltà dell’esistenza per ribadire la sua legittima posizione all’interno del Creato. Questo la rende una dea amata e venerata dal più povero dei contadini fino al più abbiente sovrano.
Mirania rappresenta inoltre la fertilità. Sia le nascite che i raccolti sono posti sotto la sua protezione, due aspetti indispensabili per la sopravvivenza di un popolo. Numerose sono le feste contadine che le vengono dedicate durante il periodo della semina e altrettanto numerosi sono i riti che vengono compiuti in suo onore dalle partorienti e dalle levatrici.
Sua è la mano che stringe i legami, da quelli affettivi e matrimoniali fino ai patti commerciali che continuamente vengono stipulati in ogni dove. Ogni giuramento stretto sotto la sua tutela diviene inscindibile e sacro e ben pochi sono quelli che prendono alla leggera tale questione: Mirania è una dea benevola con i suoi fedeli ma una madre assai severa con coloro che osano trasgredire un patto stretto sotto il suo patrocinio.
Una sua raffigurazione è sempre presente all’interno dei tribunali in quanto a Mirania viene chiesto di sovrintendere anche questo aspetto della società: la legge è il patto più sacro e indispensabile che viene stretto tra i popoli e a nessuno è concesso trasgredirlo.

SuSSuRRI TRA LE NAVATE

Oltre che nelle case e nei tribunali, non è strano trovare un piccolo altare con la statua di Mirania all’interno delle case da gioco o nei luoghi in cui si svolgono aste segrete, dove i patti stretti lasciano spesso un legame ben più profondo di quelli stipulati alla luce del sole.
Più che per ogni altra divinità lunariana, la differenza tra il culto cittadino e quello provinciale è particolarmente forte quando si parla di Mirania. Se nelle città viene adorata come benevola dea protettrice, nelle Gemme più sperdute la sua figura è molto più simile a quella di una severa e cupa matrona, custode di quei segreti familiari e comunitari di cui nessuno osa parlare, ma soprattutto spietata vendicatrice di torti così gravi da meritare una reazione ancora più orrenda.
Queste dicerie coincidono in parte con i testi più antichi del credo, che narrano di leggendari (quanto famigerati) incontri con la Dea durante l’Era della Nuova Terra, descritta nei suoi compiti di protezione in termini spesso più che battaglieri: brandente armi dalle lame nere o infiammate, con una corona di fuochi fatui o addirittura con nere ali membranose.