Appellativi: il Dio Folle, il Dio Celato, il Dio Ridente
Simbologia: uno specchio semi coperto, una lanterna spenta, una moneta con le due facce uguali, un sentiero che si perde all’orizzonte
Nascita del culto: Era dell’Unione
DOGMI E CuLTO
Neravaren é un Dio distante dalle faccende mortali e per questo risulta alieno ai culti popolari. Non viene pregato né dai contadini né dai soldati, né dalle levatrici né dai becchini. Neravaren é il Dio del viaggio senza meta, del rischio non calcolato, della ricerca senza scopo, dello studio senza un fine. Oscura é l’origine del culto e del Dio: il suo nome é riportato negli antichissimi testi dell’Era dell’Unione, eppure ad oggi, perché il culto sia nato e da chi fu fondato, rimane un mistero. Egli é un Dio beffardo, che ride dell’ignoranza mortale, schernendo la cecità degli uomini, eppure l’eco della sua risata é guida dell’orbo ardimentoso che vuole affrontare le tenebre e le nebbie che da sempre circondano tutto ciò che è caro al Dio. Il culto di Neravaren ha avuto picchi e cadute, alti e bassi: durante la prodigiosa Era dell’Unione, il Dio Celato era potente e conosciuto in ogni angolo di Lunaria, mentre col sopraggiungere dell’ordine e della “banalità” dell’Era del Dominio, il nome del Dio folle fu sempre meno invocato dagli uomini.
E’ stato con lo strano volgere degli anni che ci hanno portato al nostro caotico presente, che il culto di Neravaren ha trovato nuova forza e diffusione, portando con sé uno dei misteri da sempre legato allo specchio velato: il viaggio tra i mondi. Fu la necessità di trovare nuovi mezzi per affrontare la crescente minaccia dei figli della rovina, a portare i Guardiani a dialogare con quel Culto da sempre legato a trucchi ed inganni, illusioni ed indovinelli. Eppure fu proprio attraverso le indicazioni dei suoi sacerdoti che fu possibile richiamare gli Esterni sulle terre di Lunaria, poiché se fra le tenebre la migliore guida é il cieco, in un’epoca di follie la migliore è il pazzo.
Non è un mistero che molti fra i fedeli e sacerdoti del culto abbiano passati oscuri e travagliati: avidi esploratori, chiassosi venditori da fiera, crudeli tagliagole e folli balbettanti. L’estrazione del culto è estremamente variegata, questo perché il Dio non ha interesse alcuno nel passato, anzi é sua convinzione che tra gli spiriti spezzati sia più facile trovare coloro che hanno le doti per udire la sua risata beffarda. In virtù di ciò, il clero non ha una gerarchia ben stabilita e dall’esterno potrebbe anzi sembrare un vorticosa e caotica masnada di uomini che poco hanno a che spartire tra di loro e la cui meta è oscura. Eppure, quelle poche volte che il Culto è stato costretto all’azione, è sembrato destarsi dal suo apatico sonnambulismo ed é stato visto marciare al ritmo di un tamburo che solo loro erano in grado di sentire. Negli anni sono stati molti gli episodi grotteschi ma stupefacenti che hanno interessato il Dio ed i suoi fedeli, che mossi da motivazioni ermetiche e sospinti verso obiettivi indecifrabili, finivano per mettere in moto una concatenazione di eventi dal risultato totalmente imprevedibile. Le cerche che il Dio Ridente affida ai suoi fedeli sembrano dall’esterno totalmente prive di senso ma vengono condotte dai credenti con gioioso trasporto, al punto che sovente qualcuno di loro finisce per essere mutilato. Eppure, tutto questo si inserisce all’interno di un più grande piano che Neravaren pare stia tessendo sin dalla notte dei tempi. Un Dio che impercettibilmente guida il passo dei mortali, conducendoli sempre verso la prossima mossa nel grande gioco del fato.
E’ stato con lo strano volgere degli anni che ci hanno portato al nostro caotico presente, che il culto di Neravaren ha trovato nuova forza e diffusione, portando con sé uno dei misteri da sempre legato allo specchio velato: il viaggio tra i mondi. Fu la necessità di trovare nuovi mezzi per affrontare la crescente minaccia dei figli della rovina, a portare i Guardiani a dialogare con quel Culto da sempre legato a trucchi ed inganni, illusioni ed indovinelli. Eppure fu proprio attraverso le indicazioni dei suoi sacerdoti che fu possibile richiamare gli Esterni sulle terre di Lunaria, poiché se fra le tenebre la migliore guida é il cieco, in un’epoca di follie la migliore è il pazzo.
Non è un mistero che molti fra i fedeli e sacerdoti del culto abbiano passati oscuri e travagliati: avidi esploratori, chiassosi venditori da fiera, crudeli tagliagole e folli balbettanti. L’estrazione del culto è estremamente variegata, questo perché il Dio non ha interesse alcuno nel passato, anzi é sua convinzione che tra gli spiriti spezzati sia più facile trovare coloro che hanno le doti per udire la sua risata beffarda. In virtù di ciò, il clero non ha una gerarchia ben stabilita e dall’esterno potrebbe anzi sembrare un vorticosa e caotica masnada di uomini che poco hanno a che spartire tra di loro e la cui meta è oscura. Eppure, quelle poche volte che il Culto è stato costretto all’azione, è sembrato destarsi dal suo apatico sonnambulismo ed é stato visto marciare al ritmo di un tamburo che solo loro erano in grado di sentire. Negli anni sono stati molti gli episodi grotteschi ma stupefacenti che hanno interessato il Dio ed i suoi fedeli, che mossi da motivazioni ermetiche e sospinti verso obiettivi indecifrabili, finivano per mettere in moto una concatenazione di eventi dal risultato totalmente imprevedibile. Le cerche che il Dio Ridente affida ai suoi fedeli sembrano dall’esterno totalmente prive di senso ma vengono condotte dai credenti con gioioso trasporto, al punto che sovente qualcuno di loro finisce per essere mutilato. Eppure, tutto questo si inserisce all’interno di un più grande piano che Neravaren pare stia tessendo sin dalla notte dei tempi. Un Dio che impercettibilmente guida il passo dei mortali, conducendoli sempre verso la prossima mossa nel grande gioco del fato.
SuSSuRRI TRA LE NAVATE
Il Dio é da sempre legato ai viaggi planari, non è quindi una sorpresa così grande scoprire che il verbo di Neravaren, seppur in altre forme e sotto altri nomi, ha permeato anche culture e mondi distanti. Si possono intravedere distorti riferimenti al Dio Ridente sia nella cultura degli Opali che in quella dei Demiurghi, e chissà in quante e quali Pantheon degli Esterni é possibile trovare un Dio con caratteristiche affini a quelle del Dio Celato.