Appellativi: il Furioso, il Guerriero di Ferro, l’Emissario
Simbologia: un maglio, una spada spezzata, un cappuccio
Nascita del culto: Era dei Guardiani

DOGMI E CuLTO

La storia dell’uomo é costellata, in ogni mondo, di accadimenti impossibili da evitare. Di azioni, fugaci attimi cristallizzati nel tempo, scintille che danno il via ad esplosioni che non possono essere evitate. Alcuni lo chiamano fato crudele, altri intervento divino, i folli persino caso. Eppure, a volte non è la fortuna a muovere e far girare gli ingranaggi, ma un complesso sistema di azioni e reazioni, cause ed effetti. E quando tutti i fili sono tirati e la lama è pronta a calare, Norolus è lì, a vibrare lui stesso il colpo finale, o come mero spettatore di un triste destino. Egli é l’emanazione dell’ineluttabilità, dell’azione finale volta a falciare via dall’esistenza, come un bracciante miete le spine di grano per lasciare posto ad una nuova semina. Dai più ritenuto una entità taciturna e solitaria, sovente ci si imbatte in scritti che testimonierebbero la sua vicinanza alle Sorores: alcuni affermano che sia lui a consegnare alle tre sorelle le anime appena recise, altri invece, più cautamente, sostengono che egli accompagni solo Laconia e Polaris nel loro nefasto lavoro, come una guardia del corpo fa col suo signore.
Eppure, egli non rappresenterebbe solo questi aspetti legati al trapasso. Si dice che un tempo fosse un valoroso e rinomato soldato di una Casata maggiore, poi tradito ed abbandonato tra le linee nemiche dai suoi stessi compagni. In punto di morte questi giurò vendetta, e la sua rabbia fu talmente forte da non far rimanere che cenere del suo corpo. Questi ricorrenti cenni sulla sua rabbia sono presenti anche nel suo dogma e nelle sue sporadiche apparizioni dove non fosse presente direttamente la morte. Semidio legato anche a vendetta e sofferenza, viene invocato durante pratiche quali la tortura e la pura e semplice violenza, anche senza scopo. Il suo desiderio di vendetta e la sua rabbia lo rendono naturalmente indifferente e sordo alle richieste dei fedeli, per questo non é mai sorto un vero e proprio clero a sostegno della diffusione del suo culto. Ma se indifferente alle suppliche, Norolus non lo é altrettanto nei confronti di maledizioni e iettature: invocato da coloro che come lui non desiderano nient altro che vendetta e sofferenza, sceglie con oculatezza le cause che più lo colpiscono, facendole sue. A quel punto per il malcapitato non vi é più nulla da fare, braccato dal lento ed inesorabile fato e tormentato da visioni di delirio e morte.
Sinonimo anche di sottomissione del prossimo attraverso la mera forza, i sacerdoti avvezzi alle maledizioni nel nome di Norolus vengono spesso assoldati come consiglieri da spregiudicati uomini politici o regnanti. Eppure non é solamente incarnazione della più bieca tirannia, ma é patrono anche di chi fa della morte, dell’omicidio e della tortura, il proprio mestiere, come boia, assassini, carcerieri e financo becchini, affinché riempia le fosse di freschi cadaveri.

SuSSuRRI TRA LE NAVATE

Si dice che il suo rapporto con le Sorores sia più stretto di quanto gli scritti testimonino. Salvato in punto di morte dalle Tre Sorelle stesse, egli sarebbe divenuto un inviato terreno della morte, ragion per cui molti asseriscono che non diverrà mai un Dio a tutti gli effetti. Al comando delle Sorelle, Norolus intraprenderebbe delle lente ma inesorabili cacce nei confronti di ben specifici individui, coloro i quali sono sfuggiti troppo a lungo allo sguardo delle Tre…